“Dio è dalla tua parte”. Me la ricordo mia nonnina, una piccola donna incartapecorita che avrei detto non potesse morire mai. Invece un giorno morì. Come tutti, muoiono tutti, e muuuorì pure lei. Si, ma non direi come tutti. Lei morì in piedi in mezzo alla cucina, non sappiamo bene quando. Il medico legale ci disse che a quel punto sarebbe stato molto difficile definire il giorno e l'ora esatta. Tenendo conto della temperatura della casa, del tasso di umidità, dell'alta percentuale di sale nel corpo della donna e rapportando tutto alle condizioni della salma, mi ricordo che disse il medico legale, più o meno...bè, più o meno tra i tre e i quattro mesi fa. In piedi morì, di punto, di botto, un secondo prima puntava la fionda sul culo del gatto, un secondo dopo moriva. Prima che l'impulso di lasciare l'elastico arrivasse fino alle dita, potevano passare anche tre o quattro giorni, quindi non ci facemmo caso neanche allora. Figuriamoci quando il gatto si spostò! Era una donna caparbia. “guarda! Guarda come aspetta che ripassi il gatto” rideva mio padre.
“Nonna” le disse mia madre “noi andiamo in vacanza, vieni anche tu?” “mollala che ce l'ha ancora col gatto!” disse mio padre e partimmo. Quando tornammo mia nonna era ancora in piedi con la fionda in mano in mezzo alla cucina. “Mò hai rotto i coglioni con sto gatto, però!!” ricordo che sbottò mio padre. Provò a strapparle la fionda di mano, ma il rigor mortis se n'era impossessato da tempo, a dare sempre retta al medico legale ovviamente, e della vecchia oramai rimaneva un leggero involucro polveroso. Lo strattone nervoso prese alla sprovvista mia nonnina morta, e pure mio padre quando le partì di mano e si scagliò contro il muro. L'urto allentò la presa delle dita sull'elastico e partì la biglia in acciaio verso il gatto che passava finalmente da lì per caso, bucandogli una tempia.
“nooo il gaaattoooo!” disse mia mamma. “brutta vecchia di merda!” la sputò mia sorellina.
“Dio è dalla tua parte” ricordo che ripeteva sempre “Si ma con una mannaia in mano, nonna” le rispondevo io. “Taci, miscredente!” si tappava le orecchie mia nonnina, poi usciva fuori, dalle vicine, più o meno centenarie come lei e se le stappava per sapere a chi avrebbero dato della puttana quel giorno.
mercoledì 30 settembre 2009
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