venerdì 25 settembre 2009

Mio Papà Era Pazzo - Lord PanHuy

Me l'aveva detto il mio papà. Quel mio povero papà tenuto da tutti nella gentil considerazione dei pazzi, quelli che vedono l'invisibile. Il mio papà vedeva l'invisibile e lo consigliava a tutti. Ma lo condannarono, che se le genti avessero preso a guardar l'invisibile i potenti si sarebbero svelati Cattivi. Ma me lo ripeteva sempre, il mio povero papà pazzo: Gioca, diceva, gioca coi pupazzi, fino a che non saprai scrivere, dai loro un nome diverso per ogni storia diversa, gioca quella storia fino a che non saprai scriverla, giocala con i pupazzi e quando li avrai lisi, rotti, consumati, mettili a sedere sul comodino, mai sopra un armadio troppo alto e chiedi a loro ogni volta che non saprai quale storia nuova scrivere. Il mio papà non credeva nella rivoluzione, non credeva nella politica, non credeva nelle lauree. Il mio papà credeva nelle storie e consigliava l'invisibile. Gli diedi retta? Nessuno lo fece e neanche io. Che faccio ora? Io da qui non scendo, quelli dacché han preso a muoversi fan tutto da esseri spietati. E quanto son cattivi!...il nonno, la mamma...li han seccati tutti! Hanno raggiunto la cucina a piccoli passi muti di pezza, han preso coltelli e coltellacci, mestoli e forchette e han cominciato a seccar tutti...mio dio la mamma...non comprargli i videogiochi, è roba pericolosa, lascia che giochi i giochi e le storie inventate da lui, le ripeteva sempre il mio papà, e neanche i bambolotti che parlano, lascia che inventino da soli, i piccoli pupazzi di pezza. Ma mia madre rideva e diceva che solo un pazzo può dir della pezza che parli. E siccome papà era pazzo, tutte le pezze di casa vennero esiliate sull'armadio più alto, nel comodino il videogioco da percorrere e mai da inventare, nel salotto il videogioco e lo schermo gigante. Ci giocava mio fratello, ma credo che abbiano seccato pure lui, l'ho sentito urlare un'ultima volta poi più nulla. Dall'armadio son calati giù, lo giuro, li ho visti con i miei occhi, avevano piccoli bottoni opachi di raschi e colmi di rancore. Qualcuno di loro ne portava uno solo, ad altri mancava un piede o un braccio, ma son scesi comunque silenziosi come solo la pezza può essere. Una marea peluche e letale. No, no, io da qui non scendo, non sono mica Lara Croft, io. Non sono un eroe e non sono armato, no no, io me ne resto qui e aspetto che mi dimentichino, poi scappo. Quelli son solo pupazzi, ma d'un cattivo perso. Il mio povero papà lo diceva: il pericolo più pericoloso di tutti i pericoli è vivere le storie che ci propinano e non sentire l'esigenza di avere le proprie. Mio papà lo diceva sempre, ma era pazzo, porca la miseria, come potevo credergli se gridava che i pupazzi esigevano una storia da vivere? Era pazzo non potevo credergli. E ora? Ora sto nascosto sopra un armadio, scommetto che non torneranno mai quassù, ah! Fregati! Se i pupazzi dormono, quando lo faranno scapperò via. Ma dove? Fuori dalla finestra scopro che per la strada i pupazzi di pezza zampettano con forchettoni in mano. Il non pensar mai ci porterà alla rovina, diceva il mio papà. Ma vai a pensare che i pupazzi si sarebbero offesi e avrebbero organizzato la rivolta. Mio dio che faccio? Che faccio? Se scendo quelli mi ammazzano, per gli ultimi cinque anni della mia vita gli ho giocato in faccia il mio videogioco preferito lanciando mozziconi di sigaretta spenta sopra l'armadio, ce ne saranno centinaia ora quassù. Quelli mi squartano di sicuro. Ma non resisterò a lungo qui sopra. Devo inventarmi qualcosa...ma come si fa ad inventarsi qualcosa, porca la miseria? L'ultimo che conoscevo e che passava la giornata ad inventare era quel pazzo di mio papà! Chi è lo stupido che spreca tempo ad inventare se si compra tutto già pronto! Siamo moderni, che cavolo! Saranno anni oramai che non ci si inventa più! È come pretendere di accendere il fuoco con due bastoncini! E ora questi stupidi pupazzi s'offendono perché nessuno più gli ha inventati eroi dentro una storia inventata! Ma...dio che situazione paradossale. Ma non posso star qui nascosto per sempre. Basta ora scendo e gli racconto una storia...e che diamine, ne ho giocato di storie alla playstation! Gli racconterò Tomb Raider o Resident Evil...che cavolo ne sapranno loro! Ecco son sceso, son giù dall'armadio, in mezzo alla stanza. Ecco son fuori dalla stanza e nell'andito c'è mia nonna stesa, morta credo. Mio dio. Ecco son in cucina niente pupazzi pazzi, solo mia madre morta sul tavolo. Mio dio. Io quella fine non la voglio fare mica! Sono di nuovo nell'andito, salto mia nonna. Sono di fronte alla porta del soggiorno e...la televisione è accesa. Apro la porta del soggiorno. Mio fratello penzola dal divano, morto anche lui. Mio dio. Miodiomio...tutti i pupazzi sono al televisore, si girano in coro e mi guardano con odio, la playstation è accesa. Mi uccideranno perché non riesco a parlare, niente storia niente salvezza, son morto. Ma il pupazzo di pezza dal solo bottone per occhio mi dedica la punta del coltellaccio: “cuci a tutti noi il pollice opponibile o ti facciamo a pezzi!”...mio padre non credeva nelle rivoluzioni.

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